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Alfio Tre, il robot che al Gaslini aiuta i bimbi a non avere paura

Genova - «Ma tu qui oggi, qui con noi, sei felice o hai vergogna?». Alfio Tre si è sentito rivolgere questa domanda dal piccolo Emanuele, che ha 4 anni e mezzo. Il nome di Emanuele è di fantasia, quello di Alfio Tre (e la richiesta di Emanuele) no. Lui, Alfio Tre, è un robot umanoide Nao della Scuola di Robotica di Genova che, per la prima volta, ha fatto il suo ingresso all’ospedale Gaslini di Genova. Per un progetto innovativo: un laboratorio, due volte alla settimana, per 42 settimane con i piccoli ricoverati nell’Unità operativa complessa di Neurologia pediatrica e Malattie muscolari.







Un percorso che nasce grazie all’associazione “Il Cuore di Santa non dimentica Mai”. Che ha scelto quest’iniziativa benefica,in nome di Mario Mai. 11 dicembre 2013: a 42 anni, per un incidente stradale in via Donato Somma a Nervi, Mario Mai muore. Il dolore. Le lacrime. Il sorriso, l’amore e l’insegnamento di Mario, che restano: iscritto da sempre all’Aido, con gli organi di Mario cinque persone hanno salva la vita. E da quel 2013 l’associazione “Il Cuore di Santa non dimentica Mai” organizza ogni anno un grande appuntamento (al Covo di Nord Est) e una serie di iniziative collaterali per raccogliere fondi: ogni volta una finalità benefica. Quest’anno la scelta di Nao. Che entra al Gaslini nel nome di Mario e grazie alla solidarietà di tutta Santa Margherita.



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«A Padova Nao è stato già usato in sala preoperatoria, per aiutare i bambini a superare l’ansia dell’intervento da affrontare – racconta Stefania Mai, 52 anni, sorella di Mario - In questo caso grazie al dottor Pasquale Striano del Gaslini e a un grande staff di dottori, ingegneri e psicologi è stato pensato un progetto specifico per bambini con fragilità cognitive. Ed è un progetto bellissimo, perché è in grado di dare speranza. Se perdi la speranza, perdi tutto». Migliorare la qualità del ricovero dei pazienti pediatrici e incidere nello sviluppo e nella riabilitazione delle abilità neuro cognitive dei bambini ricoverati: così, con Nao, al Gaslini. Per il primo laboratorio, accanto all’associazione “Il Cuore di Santa non dimentica Mai”, il Gaslini e la Scuola di Robotica c’erano l’assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione, Sonia Viale, e l’assessore regionale Stefano Mai. Per Alfio Tre, dai piccoli una raffica di domande. «Com’è la tua casa?» gli ha chiesto, un bambino. E il robot umanoide ha risposto: «Quadrata». E, altra curiosità: «Ma dove abiti?». Con il robot che svela: «A Sampierdarena».



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